IL PROGETTO

La coltivazione del basilico ha visto un forte incremento di superficie investita in RER per soddisfare le richieste dell’industria agroalimentare per la produzione di pesto. Il basilico richiede irrigazioni frequenti, specie in anni siccitosi, sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico. Nell’ambito della filiera del basilico da industria regionale, il progetto STREAM2B applica tecniche innovative e di precisione per garantire l’uso efficiente della risorsa idrica e aumentare la sostenibilità della filiera.

RICADUTE IMPRENDITORIALI

Le tecnologie digitali applicate alla filiera del basilico regionale alimenteranno la crescita economica delle imprese agricole già produttrici di basilico da industria e favoriranno l’ingresso nella filiera di altre aziende agricole che desiderano differenziare la produzione agricola. La digitalizzazione della filiera agroalimentare regionale favorirà il mantenimento dell’occupazione nell’ambito del settore primario regionale. A latere, si verificherà un aumento di business anche per le imprese coinvolte nella produzione di macchinari agricoli e materiali di pacciamatura biodegradabile, compostabile e da fonti rinnovabili e delle tecnologie smart e sensoristica implementati nel contesto di STREAM2B, in quanto potranno penetrare la filiera del basilico da industria e quella delle colture a taglio multiplo. L’adozione della tecnologia sviluppata alla filiera di approvvigionamento regionale favorirà l’impiego di personale formato nell’utilizzo del sistema per l’assistenza alla sua prima adozione da parte delle aziende e il successivo affiancamento nell’uso, con un impatto occupazionale ben più ampio di quello innescato dallo svolgimento del progetto. Inoltre, il sistema messo a punto nel contesto di STREAM2B è concepito in modo da essere impiegato anche in altre filiere di colture a taglio multiplo e con caratteristiche agronomiche simili, favorendo un ulteriore aumento dell’occupazione nel settore primario e nel settore della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico.

BACKGROUND

Alcuni degli effetti del cambiamento climatico sono l’aumento medio delle temperature e la maggior frequenza di eventi meteorologici estremi, quali ad esempio prolungati periodi di siccità alternati a rovesci molto violenti. Queste condizioni impattano particolarmente nel settore agricolo e in particolare sulle coltivazioni più vulnerabili e per le quali la disponibilità della risorsa acqua è fattore limitante, come il basilico da industria. Quella del basilico da industria per la produzione del pesto è infatti una filiera ad alto reddito per la regione Emilia-Romagna ed estremamente promettente dal punto di vista del mercato, ma caratterizzata da sistemi irrigui inefficienti e non digitalizzati. A causa dei prolungati periodi di siccità e della scarsa disponibilità di acqua di falda e di acqua servita dal sistema di bonifica che può esaurirsi prima del termine del ciclo colturale, le aziende vivono gravi problemi di approvvigionamento idrico. In questo contesto diventa fondamentale adottare misure di mitigazione che possano permettere di mantenere la produttività e la qualità delle produzioni. Diversi progetti hanno dimostrato come sia possibile rendere più efficiente l’uso dell’acqua attraverso l’applicazione di tecniche di agricoltura di precisione e il miglioramento delle tecnologie di irrigazione. Nel caso del basilico però ancora poco è stato fatto da questo punto di vista ed è necessario indagare sulle possibilità di ridurre gli impatti ambientali senza incidere sulla qualità della materia prima. Il progetto STREAM2B si confronta con l’esigenza di assicurare la continuità della filiera regionale, migliorandone la sostenibilità soprattutto sotto il profilo dell’impronta idrica e di carbonio, con il vincolo di tutelare le rese.

Risultati attesi

STREAM2B vuole favorire l’integrazione di sistemi di irrigazione di precisione e digitalizzata con la filiera del basilico da industria regionale. Oltre ad apportare un consistente avanzamento nella gestione agronomica del basilico, il progetto aprirà nuovi scenari permettendo l’implementazione trasversale del consiglio irriguo di precisione alle colture a più tagli stagionali. Le tecnologie sviluppate saranno scalabili sulle filiere con caratteri simili e con alte necessità irrigue.

Piano delle attività

1 – Sviluppo di strumenti di supporto decisionali per la gestione dell’irrigazione su basilico con ottimizzazione del DSS Irriframe, integrazione di dati satellitari per la produzione di mappe di prescrizione di irrigazione di precisione a rateo variabile ed elaborazione di un modello previsionale di scenari di cambiamento climatico sulla coltura elaborato in collaborazione con IBE-CNR;

2 – Applicazione di sensoristica avanzata sui sistemi di irrigazione maggiormente utilizzati su basilico per garantirne l’automazione;

3 – Applicazione di tecniche innovative per aumentare la capacità idrica del terreno, ridurre l’evapotraspirazione e aumentare la resilienza delle piante, come uso di pacciamatura biodegradabile, compostabile e da fonti rinnovabili; uso di ammendanti innovativi capaci di aumentare la capacità idrica del terreno (es. biochar funzionalizzato con consorzi microbici);

4 – Implementazione delle tecniche di captazione dell’acqua nelle aziende agricole;

5 – Un articolato piano di valorizzazione e diffusione dei risultati sosterrà l’avanzamento tecnologico del tessuto produttivo regionale; il piano di coordinamento assicurerà il monitoraggio e la corretta esecuzione del progetto dal punto di vista operativo e amministrativo.